mercoledì 19 febbraio 2020

UNA LETTURA CHE PENETRA IL CUORE





"Eravamo Ebrei.  Questa era la nostra unica colpa".
Abbiamo ascoltato ieri con attenzione, una grande tristezza e commozione la lettura del libro "Eravamo Ebrei" di Alberto Mieli, romano, deportato da ragazzo ad Auschwitz e sopravvissuto al campo di sterminio nazista .  Una lettura organizzata e realizzata dalla bravissima docente Daniela Pace della Scuola elementare giovanni Soglian .
Dalla prigionia nel carcere romano di Regina Coeli, alla detenzione di Fossoli, vicino a Modena, fino al viaggio verso il lager di Auswitz.  Questo era solo l'inizio dell'inferno ….
Sono questi i ricordi di Alberto  Mieli, un nostro concittadino deportato e vissuto per sedici lunghi mesi nei campi di sterminio nazisti e che vengono raccontati nel libro "Eravamo Ebrei", scritto insieme alla nipote Esther ,  dopo tanti decenni per non dimenticare.  Dai giorni  della sua infanzia serena in una  Roma luminosa e spensierata insieme ai numerosi fratelli e sorelle e i suoi amorevoli genitori , fino al deteriorarsi delle condizioni di vita della sua famiglia e quella di tutti gli amici ebrei a causa delle leggi raziste   del  fascismo.  Racconta della incredulità di tutti e della speranza diffusa che questa follia sarebbe finita presto  ma segue invece la deportazione di centinaia di romani nei campi della morte.
Alberto Mieli invita i giovani nelle scuole a cui si rivolge  ad essere sempre curiosi, di non fermarsi  all'apparenza  che spesso diventa sinonimo di indifferenza ma di cercare di capire, non solo ascoltare.
Un grazie di cuore per questa iniziativa che ci auguriamo possa ripetersi in futuro e che meriterebbe una platea di ascoltatori molto più ampia.
   
U.H.

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